
PATENT BOX: dal 2019 possibilità di autoliquidare il contributo direttamente in dichiarazione
Il Decreto Crescita introduce, dal 2019, la facoltà di evitare il ruling con l’Agenzia delle Entrate e di autoliquidare il contributo economico, offrendo nuove opzioni ai contribuenti compresi quelli che ancora non hanno chiuso i ruling già presentati. Ad oltre tre anni di distanza dall’introduzione del regime agevolativo di Patent Box, la sensazione è che si tratti di una opportunità non del tutto compresa, si sono percepiti la complessità tecnica, lo sforzo, i costi eccessivi, a fronte di risultati assolutamente straordinari per alcuni e snervanti attese per altri. Dalla sua introduzione, infatti, la disciplina Patent Box ha richiesto un notevole impiego di risorse, sia da parte dell’Amministrazione Finanziaria che da parte dei contribuenti per la determinazione del reddito agevolabile e per la stipula degli accordi. Si ricorda che, ad oggi, l’agevolazione per l’utilizzo dei beni immateriali richiede, per i casi di utilizzo diretto degli intangibili, che i criteri di calcolo del reddito detassato siano preventivamente definiti in un accordo con il Fisco. Fino alla stipula del ruling l’impresa non può beneficiare dell’agevolazione. L’accordo non è richiesto per l’utilizzo indiretto (licenza d’uso a terzi), mentre è facoltativo nel caso di concessione a società del gruppo. Il Decreto Crescita interviene in questo senso anche con il fine di accelerare le modalità di utilizzo dell’agevolazione e ridurre i costi di compliance, introducendo importanti semplificazioni. In particolare, a decorrere dal 2019, il Decreto introduce la possibilità per i contribuenti di determinare e dichiarare autonomamente il reddito agevolabile senza dover obbligatoriamente passare per il contradditorio con l’Agenzia delle Entrate. Possono accedere all’autoliquidazione del reddito agevolabile anche le società che avevano esercitato l’opzione in anni pregressi (dal 2015 in avanti) attivando la procedura di accordo preventivo (obbligatoria o facoltativa), e che ancora non hanno sottoscritto il ruling, previa comunicazione all’Ufficio circa l’abbandono del procedimento ancora in corso. L’autoliquidazione sarà possibile per i soggetti titolari di reddito di impresa che:- optano per il regime Patent Box per la prima volta dal periodo di imposta 2019;
- optano per il regime Patent Box nel caso di utilizzo indiretto dell’intangibile (precedentemente ruling facoltativo);
- si trovano a rinnovare l’Accordo con l’Agenzia delle Entrate già stipulato e precedentemente concluso;
- hanno ancora in piedi l’iter procedurale con l’Agenzia delle Entrate, ma l’accordo non è ancora stato siglato e il contradditorio è ancora in corso. In questo caso sarà necessaria espressa rinuncia.
- la necessità di predisporre la suddetta documentazione idonea (e i contenuti della stessa);
- la diluizione del beneficio su tre esercizi, anziché in un’unica tranche;
- la possibilità che in caso di controllo l’importo agevolabile venga modificato.